Medicina Omeopatica Hahnemanniana : Dottor OH

Dottor OH

Dott. Diego Tomassone M.D. Ph.D.

Sono un Medico Chirurgo Omeopata che si occupa in particolare di Pediatria, di Immunologia e di Medicina di Precisione, iscritto all'albo dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino (numero di iscrizione 23519), e iscritto al Registro Medicine non Convenzionali per la disciplina Omeopatia dell'Ordine dei Medici di Torino.

Ho studiato alla Scuola di Medicina di Torino e mi sono laureato discutendo la Tesi di laurea magistrale in Farmacologia clinica sulla cardiotossicità dei farmaci antipsicotici, argomento di "seconda scelta" (mi ha comunque appassionato e le conoscenze acquisite si sono rivelate molto utili!), visto che la tesi sperimentale che avrei voluto discutere, che avrebbe unico fisica e medicina, non fu accettata da nessun dipartimento universitario.

Prima e durante gli studi di medicina ho lavorato perlopiù come operaio specializzato e come disegnatore tecnico meccanico in alcune ditte metalmeccaniche della Valsusa (TO).

Durante il corso di studi di medicina ho approfondito le Medicine non convenzionali e Tradizionali perfezionandomi in Medicina Naturale ed Energetica, Medicina Tradizionale Cinese Taoista, Tibetana ed Ayurvedica, ho seguito dei seminari di Medicina Manuale Osteopatica approdando infine alla Medicina Omeopatica, che ho studiato ed approfondito frequentando dapprima una Scuola di formazione primaria a Torino (la Scuola ASDOH ora SISDOH diretta dal dott. Greco), composta da allievi del Prof. Negro, Padre dell'Omeopatia italiana, poi seguendo i Seminari di Formazione continua e seguendo le visite come allievo alla Non scuola OH diretta dal dott. Colombo a Pavia, e partecipando a Torino ad un Master in Medicina Moderna diretto dal dott. Rocca. Ho poi ulteriormente approfondito la Medicina Omeopatica seguendo, in Svizzera, la clinica omeopatica di Locarno diretta dal dott. Spinedi, oltre a studiare e seguire convegni dei più grandi e titolati Maestri del passato e contemporanei (studio e approfondimento che continua tuttora!), ed ho infine frequentato la Scuola triennale riconosciuta FIAMO "Similia Similibus" di Omeopatia Classica Unicista sempre a Torino, diretta dal dott. Marco Colla.

Mi sono perfezionato in Nutrizione e Dietetica con particolare riferimento all'alimentazione "Macro-Bio (Veg)", Igienismo, Medicina Macrobiotica e Terapia Alimentare (seguendo i corsi alla scuola di cucina naturale e terapia alimentare "La Sana Gola" a Milano e frequentando il Master in Nutrizione Clinica della Università "Niccolò Cusano" a Roma), sia in campo pediatrico (seguendo gli insegnamenti del dott. Luciano Proietti), che in campo clinico (seguendo gli insegnamenti del prof. Franco Berrino) e sportivo, nonchè Medicina Nutrizionale e Metabolomica, Biochimica alimentare, Nutriterapia e Immunonutrizione.

Ho conseguito il Master in Psiconeuroendocrinoimmunologia seguendo il corso di alta formazione istituito dall'Associazione Psicologi della Lombardia.

Da studente ho frequentato in particolare i dipartimenti universitari di farmacologia e immunologia clinica, studiando in special modo ciò che riguarda gli effetti avversi da farmaci e vaccini (argomento discusso in parte anche nella tesi di laurea), e le malattie autoimmuni.

Per imparare e migliorare l'approccio professionale al paziente sofferente, ho studiato Counseling, in particolare il modello Transpersonale, ed ho frequentato il Master in Consulenza filosofica ed antropologia esistenziale all'Ateneo Pontificio "Regina Apostolorum" a Roma.

Ho conseguito il perfezionamento in Medicina Tropicale rilasciato dal Comitato Collaborazione Medica (CCM), una ONG che opera principalmente in Africa.

Ho conseguito la certificazione europea come soccorritore avanzato seguendo i corsi di BLS-D, PBLS-D, ALS, ACLS e PTC advanced.

Ho conseguito il Master biennale in Malattie Pediatriche Complesse attivato dal Dipartimento di Scienze pediatriche dell'Università di Torino, dell'Ospedale Infantile Regina Margherita, dove ho potuto approfondire la Genetica Medica e la clinica delle Malattie Rare.

Ho sostenuto buona parte degli esami universitari in Italia, conseguendo infine all'estero (UK e SW) la laurea triennale in Scienze Matematiche, e le lauree magistrali in Chimica e Fisica, ed il Dottorato di ricerca in Malattie infettive, Microbiologia e Sanità pubblica.

Il 21 ottobre 2016, in ambito del Master in pediatria, mi è stata data l'opportunità di tenere una lezione di Medicina Omeopatica in ambito universitario proprio all'Ospedale Infantile.

Ho studiato e approfondito la Semeiotica biofisica quantistica del dott. Sergio Stagnaro.

Ho approfondito tramite corsi ECM e Master post-laurea la nutrigenetica, la genomica, la genetica predittiva e forense, l'epigenetica, la medicina forense ed i disturbi DSA.

Nell'autunno del 2016 ho fatto parte di un team di ricerca omeopatica come prover, quindi come volontario sano per la sperimentazione del nuovo rimedio Herpes Simplex 1, sperimentazione che ha coinvolto tre scuole di omeopatia italiane, quella di Torino, di Verona e di Reggio Calabria.

Nel campo della ricerca mi interesso anche di Agro-omeopatia e di Permacultura.

Nel 2020 sono diventato ricercatore affiliato al "Foundation of Physics Research Center", occupandomi in modo libero ed indipendente sia di ricerca clinica biomedica che della fisica delle alte diluizioni e degli stati coerenti, diventando nel 2021 (anno in cui si festeggia il centenario della pubblicazione della VI ed ultima edizione dell'Organon di Hahnemann), il più giovane medico omeopata che ha le pubblicazioni peer-review indicizzate su Scopus e Pubmed NIH, il medico omeopata con più pubblicazioni scientifiche all'attivo, e l'unico italiano che abbia conseguito un PhD in Scienze mediche.

I lavori pubblicati sono stati inseriti nel database internazionale Covid-19 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, e pubblicate su "Elsevier", editore più importante in ambito medico-scientifico.

Nel 2021 divento Ceo e fondatore di "Holos Medica clinica e ricerca", realtà clinica e di ricerca etica e indipendente fortemente voluta per ridare dignità alla Medicina.

Nel 2022 divento "peer-reviewer", ovvero revisore di lavori scientifici, per riviste ad alto IF, appartenenti alla linea editoriale di "Nature", nonchè membro del Comitato Editoriale di riviste sia di medicina (Journal of Pharmaceutical Research and Drug Safety), che di fisica (European Journal of Biophysics), e collaboro con il giornale online valdostano "La prima linea".

Nel 2023 fondo e divento Direttore scientifico di "Holos Integratori", realtà intimamente legata a Holos Medica, che si occupa della produzione di integratori nutraceutici di alto livello, grazie alla collaborazione con il laboratorio erboristico "Sygnum".

Sono membro "ISDE Italia, Associazione Medici per l'ambiente", e "SIPNEI, Società Italiana Psiconeuroendocrinoimmunologia", affiliata a: "FISP, Federazione Italiana delle Società di Psicologia", "FISM, Federazione Italiana delle Società Medico-scientifiche", "ISNIM, International Society of Neuroimmunomodulation".

Sono infine appassionato di ciclismo, di montagna e di musica ma, soprattutto, compagno della meravigliosa Valentina e ringrazio di poter essere papà degli splendidi Daniele, Sofia, Valerio, Viola e Mikael Aston.

" [... ] la pazienza è la scala dei Filosofi e l'umiltà la porta del loro giardino, perché a chi persevererà senza invidia e senza orgoglio Dio farà misericordia "

[Eugene Canseliet]

Perchè ho deciso di dedicarmi all'Omeopatia Hahnemanniana?

Innanzitutto perchè penso, forse utopisticamente, che un Uomo solo (come un Rimedio Unico), possa fare la differenza...

...e poi perchè l'Arte Medica, essendo Arte Teurgica-Sacerdotale, è Sacra e come tale va intesa e rispettata; come dice lo stesso Maestro, con queste parole datate 1810, ma sempre attuali:

"[...] Conviene all'inizio insistere sull'indolenza, la trascuratezza e la testardaggine, tre gravi difetti escludenti ogni possibilità di servire l'Altare della Verità. Soltanto l'uomo senza pregiudizi, armato di zelo intrepido, può diventare atto a tale vocazione, la più Sacra tra tutte, per esercitare la Vera Arte del Guarire [...]"...

..e con le parole del Mahatma Gandhi, di Patch Adams e del Medico Santo Giuseppe Moscati:

Qualora lo vogliate, per contattarmi potete scrivere all' indirizzo:

dottoroh@gmail.com

3 commenti:

Il Bosone Di Higgs16 ottobre 2015 alle ore 21:44
Spero che con la Terapia Canalare sia andata meglio al Prof. Massimo Corbucci rispetto alla sua Teoria del Vuoto Quanto Meccanico... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
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Unknown31 marzo 2016 alle ore 20:41
Sapete dirmi qualcosa sui risultati della Terapia Canalare del dott. CORBUCCI? Grazie
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Unknown31 marzo 2016 alle ore 20:44
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Similia Similibus Curentur. Adhuc immota haec lex in aeternum perstabit.

"...esiste un Dio...deve esistere una Via creata da Lui per riuscire a considerare le malattie nell'ottica più giusta e per guarirle con certezza, una via che non sia nascosta all'interno di astrazioni senza fine e di ipotesi dettate solo dall'immaginazione. Ma perché questa Via non è stata scoperta da venti o venticinque secoli, cioè da quando vi sono uomini che si considerano medici? E' perché era troppo vicina a noi e troppo facile, perché per arrivarci non servivano nè brillanti sofismi nè ipotesi seducenti".

§ 1. Compito altissimo e unico del Medico è di render sani uomini malati, ciò che si dice Guarire.

§ 2. Il più alto ideale della Guarigione è il ristabilimento rapido, dolce e durevole della salute. Ossia la rimozione e l’annientamento della malattia in tutta la sua estensione, per la via più breve, più fidata, meno svantaggiosa, secondo motivazioni chiaramente comprensibili.

§ 3. Il Medico comprende chiaramente che cosa in malattie, cioè che cosa in ogni singolo caso di malattia è particolarmente da Guarire (riconoscimento di malattia, Indicazione); comprende chiaramente che cosa nelle medicine, cioè in ciascuna medicina in particolare è ciò che guarisce (conoscenza delle forze del medicamento); e secondo chiari motivi a adattare ciò che delle medicine guarisce, all'indubbiamente morboso che ha riconosciuto nel malato, così che debba seguire guarigione; adattare sia rispetto alla convenienza del medicinale più opportuno per il caso, secondo il modo di agire di esso (scelta del rimedio Indicato), come anche rispetto alla preparazione e quantità del medesimo esattamente occorrenti (dose giusta) e al tempo conveniente di ripetizione della dose: conosce infine in ciascun caso gli ostacoli alla guarigione e sa rimuoverli affinchè lo stabilimento sia di durata; così egli sa trattare opportunamente e radicalmente ed è un artefice della salute.

§ 4. Egli è nello stesso tempo un mantenitore della salute se conosce le cose che disturbano la salute e che generano e sostentano la malattia, e sa allontanarle dagli uomini sani.

§ 6. L'osservatore senza pregiudizi - conoscendo la futilità di arzigogoli trascendentali che nell'esperienza non si lasciano dimostrare - anche se èil più sagace, in ogni singola malattia non percepisce altro che, riconoscibili esternamente con i sensi, alterazioni nello stato di essere del corpo e dell'anima: segni di malattia, accidenti, sintomi, cioè deviazioni dallo stato sano di una volta dell'attualmente malato le quali questo stesso avverte, che notano in lui quello che lo circondano, e che osserva in lui il Medico. Tutti questi segni percettibili rappresentano la malattia in tutta la sua estensione, formano cioè insieme la vera e unicamente pensabile figura della malattia.

§ 9. Nello stato sano dell'Uomo comanda illimitatamente (autocrazia) la Forza Vitale di tipo spirituale che vivifica come dynamis il corpo materiale (organismo) e tiene tutte le parti di esso in andamento di vita mirabilmente armonico in sentimenti ed attività, così che il nostro spirito ragionevole che dentro vi abita si può servire libermente di questo strumento sano, vitale, per lo scopo superiore della nostra esistenza.

§ 12. Unicamente il Principio Vitale morbosamente accordato predece le malattie, così che la manifestazione di malattia percettibile ai nostri sensi esprime contemporaneamente ogni alterazione interna, cioè tutta la scordatura morbosa della dynamis interna e mette a giorno tutta la malattia. Ma in cambio, pure la scomparsa, per mezzo di guarigione, di tutte le manifestazioni di malattia, cioè di tutte le alterazioni notevoli svianti del sano procedimento di vita, comporta altrettanto sicuramente il ristabilimento della integrità del Principio di Vita, e di conseguenza presuppone necessariamente il ritorno alla salute di tutto l'organismo.

§ 53. Le guarigione vere, dolci, avvengono solo per via omepatica; una via che, come l'abbiamo trovata anche sopra in un'altra maniera tramite esperienze e conclusioni, è anche quella incontestabimente giusta, sulla quale si giunge, nel modo più sicuro, rapido e durevole, alla guarigione delle malattie per mezzo dell'arte poichè questo modo di cura riposa su una legge di Natura, infallibile, eterna. Il modo di cura puro, omeopatico è l'unica via giusta di guarigione, l'unica possibile arte di uomo, dirittissima; così per cento fra due punti dati è possibile solo un'unica linea retta.

§ 153. Nella ricerca del rimedio omeopatico, specifico, ossia in questo confronto tra la totalità dei segni della malattia naturale e le serie dei sintomi dei medicamenti a nostra disposizione, allo scopo di trovare la giusta potenza morbosa artificiale, per guarire il male secondo la legge dei simili, devonsi tenere presenti in modo particolare e quasi esclusivo, i sintomi più salienti, quelli particolari, quelli non comuni, quelli caratteristici della malattia. Infatti il rimedio cercato, per essere il più adeguato alla guarigione, deve appunto avere, nella serie dei suoi sintomi, sintomi che siano assai simili a quelli caratteristici della malattia che si cura. I sintomi generali e indeterminati, come inappetenza, mal di capo, debolezza, sonno inquieto, malessere ecc., per avere carattere generale e non essere meglio specificati, meritano minor attenzione, poiché essi i riscontrano quasi in ogni malattia e in ogni medicamento.

§ 154. Quando il quadro di malattia, formato dalla serie dei sintomi del medicamento più adatto, contiene il maggior numero dei sintomi corrispondenti a quelli della malattia da guarire, di quelli particolari, non comuni, caratteristici ed aventi la massima similitudine, il medicamento scelto è il rimedio più adatto, per detto caso di malattia è il rimedio omeopatico, specifico. Una malattia, che sia recente, di solito, già con la prima dose di medicamento verrà tolta e guarita senza notevoli disturbi.

§ 155. Io dico: senza notevoli sofferenze. Infatti somministrando questo medicamento omeopatico, assai adatto, sono in azione solo i suoi sintomi corrispondenti a quelli della malattia; essi si sostituiscono nell’organismo, ossia nelle sensazioni del principio vitale, ai sintomi più deboli della malattia naturale, e, superandoli, li distruggono. Invece i sintomi rimanenti, spesso assai numerosi della medicina omeopatica, che nel caso della malattia in esame non hanno applicazione, tacciono in modo assoluto. Di loro non si nota nulla nello stato del malato, che va di ora in ora migliorando. Questo perché la dose omeopatica, necessaria, usata è troppo debole per produrre gli altri suoi effetti non omeopatici nelle parti del corpo libere dalla malattia. Essa, invece, produce soltanto i sintomi omeopatici nelle regioni del corpo già irritate e sconvolte dai sintomi simili della malattia. In tal modo vien fatta sentire al principio vitale malato solo l’azione simile, ma più forte del medicamento, con la quale la malattia originaria viene spenta.

§ 156. Tuttavia è ben difficile che un medicamento omeopatico, anche evidentemente ben scelto, in special modo se somministrato in dose non troppo piccola, non dia qualche disturbo sia pure di poca entità, qualche nuovo piccolo sintomo durante la sua azione in soggetti molto eccitabili e sensibili. Infatti è quasi impossibile che medicamento e malattia nei loro sintomi si coprano così esattamente come fossero due triangoli di uguali lati ed uguali angoli. Ma questa perturbazione insignificante (nei casi buoni) viene facilmente neutralizzata dall’energia propria (autocrazia) dell’organismo vivente, e da ammalati non eccessivamente delicati neppure viene sentita. Ciò nonostante si stabilisce la guarigione, se essa non viene ostacolata nel malato da azioni di medicamenti estranei, da errori nel regime di vita o da passioni.

§ 273. In nessun caso di guarigione è necessario, e solo per questo già inammissibile, usare con il malato più di un'unica, semplice sostanza medicinale in una volta. Non è da prendere in esame come possa esser soggetto solo al minimo dubbio se sia più conforme a natura e più ragionevole prescrivere in una malattia soltanto una singola, semplice ben conosciuta stoffa medicinale in una volta, oppure un miscuglio di parecchie, diverse. Nella unicamente vera e semplice arte del guarire, l'unicamente conforme a natura, nell'Omeopatia, è del tutto vietato somministrare al malato due diverse sostanze medicinali in una volta sola.

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" [... ] la pazienza è la scala dei Filosofi e l'umiltà la porta del loro giardino, perché a chi persevererà senza invidia e senza orgoglio Dio farà misericordia "

[Eugene Canseliet]

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