giovedì 14 maggio 2015

LA DIAGNOSI OMEOPATICA, GIOIE E DOLORI parte seconda

Come faceva diagnosi Hahnemann? L'Omeopatia è davvero una scienza?

Queste sono sempre state le domande che mi sono posto fin dal primo anno del primo corso di omeopatia che ho frequentato.


Purtroppo nella prima scuola di omeopatia triennale che seguiì, come spesso capita in Italia, l'insegnamento non era hahnemanniano "puro", ma era già una libera interpretazione basata sull'esperienza fallimentare del docente direttore della scuola nel trovare il simillimum e quindi, illudendosi che quello che proponeva fosse in linea con il pensiero del Maestro, insegnava una metodica diagnostica a "protocollo", basata esclusivamente sulla patologia più grave del paziente, ignorandone completamente i sintomi peculiari e caratteristici, ma usando una omeopatia molto allopatica.

Questa "deriva" comunque parte da lontano, e vede protagonisti gli Stati Uniti d'America da una parte e la Francia dall'altra,  le due nazioni che più hanno contribuito a portare alla deriva la vera omeopatia: ma approfondiamo meglio questo aspetto, perchè è importante capire come mai ci sono, almeno apparentemente, tante scuole di omeopatia.

Hahnemann, e pochi lo sanno, ancora prima di scoprire e codificare l'Omeopatia, era un illustre medico e ricercatore molto apprezzato e stimato da tutta la comunità scientifica, era fecondo di pubblicazioni ed era soprattutto un grande conoscitore della malattie veneree e un grande igienista, quindi la sua fama non nacque con la scoperta dell'Omeopatia come la maggioranza crede, e infatti il Maestro prima aveva già pubblicato altri scritti, come la grande dissertazione sugli effetti deleteri del caffè (che potete leggere nei suoi Scritti Omeopatici tradotti in italiano).


Nel 1800 va ricordato che la scienza medica era "un tutt'uno", non esisteva distinzione tra omeopatia ed allopatia, lo stesso Hahnemann era un allopata, ed essendo un grandissimo ricercatore, da una intuizione avuta traducendo una Materia Medica (quella famosa di Cullen passata alla storia come la mela di Newton), ebbe l'idea geniale di iniziare a sperimentare delle sostanze su soggetto sano, partendo da dosi ponderali anche molto alte, via via riducendo la dose per diminuirne la tossicità.

Hahnemann in tutta la sua carriera usò sempre i metodi scientifici dell'epoca, e anzi fu lui stesso ad applicare per la prima volta dei metodi altamenti scientifici ed accurati in medicina!

Se infatti leggete la sua Materia Medica "Pura", potete trovare annotati tutti i sintomi, numerati ed ordinati, che lo sperimentatore rilevava durante la sperimentazione della sostanza, e più sperimentatori rilevavano quel sintomo, e più quel sintomo era caratteristico della sostanza, più diveniva importante e meritevole di "grado maggiore".

Hahnemann, come qualsiasi ricercatore serio, prima di pubblicare e divulgare il "Principio" da lui scoperto, fece una "revisione della letteratura", cioè andò a vedere se prima di lui era già stato fatto qualcosa di simile, trovando chiaramente soltando dei dati sulla tossicologia delle sostanze, ma mai una sperimentazione così accurata.
Infine, una volta scoperto il Principio omeopatico ed avendo pubblicato le prime edizioni dell'Organon (1810) ed altri scritti precedenti come "In cerca di un nuovo Principio" (1795) e "Fragmenta" (1805), presentando una bellissima e accuratissima tesi magistrale su "Veratrum album", nel 1812 divenne docente universitario, ottenendo una cattedra all'Università di Lipsia e quindi la possibilità di insegnare ai giovani medici l'Omeopatia.

 Quindi mai nella storia della medicina, nè prima nè dopo, fu proposta ed attuata una sperimentazione così accurata, ben più accurata degli odierni trial clinici in triplo cieco!

Il grande punto dolente di Hahnemann però era il suo "caratteraccio", perchè le lezioni, seppur interessanti ed innovative, erano molto accusatorie nei confronti della vecchia scuola allopatica, e questo gli causò molte inimicizie e la perdità della stima della comunità scientifica, stima che invece acquisì un altro medico di nome Jorg, ginecologo tedesco, il quale propose anche lui (copiando da Hahnemann e senza mai citarlo!), una sperimentazione basata sul modello hahnemanniano, ma non rinnegando mai l'approccio allopatico.

I seguaci di Hahnemann invece come si comportarono?
A parte i fedelissimi che lo avevano conosciuto, come appunto Bonninghausen, gli altri che vennerò dopo, non facendo riferimento alle fonti storiche, commisero molti errori sia di metodo che di traduzione.


In particolare il famoso omeopata statunitense James Tyler Kent (che non conobbe mai Hahnemann perchè nacque dopo la sua morte), forse il più famoso e citato tra i successori di Hahnemann, contribuì a portare alla deriva l'omeopatia "sporcandone" l'insegnamento, da un lato facendo solo riferimento alla IV edizione dell'Organon (quindi non insegnando l'importanza della somministrazione del rimedio in acqua dinamizzato, scoperta della V edizione), e dall'altro compilando un suo repertorio non basato sulla Materia Medica Pura di Hahnemann, quindi non fedele come quello di Bonninghausen, omettendo quindi della parti fondamentali e inserendo rubriche di sintomi in modo non corretto, facendo si che spesso i rimedi dati non fossero quelli giusti perchè la presa del caso aveva degli errori sistematici di fondo; e tutto ciò semplicemente per non essersi preso la briga di leggere le fonti originali, a partire dagli scritti di Hahnemann.
Come se non bastasse poi, scrisse pure una sua Materia Medica che seppur interessante da leggere, presenta anch'essa gli stessi errori, più altri dovuti all'inserimento di rimedi non sperimentati in maniera accurata ma presi per buoni perchè "clinicamente funzionananti".

Siccome la maggioranza degli omeopati unicisti per fare diagnosi prende riferimento da Kent  e quindi dall'omeopatia chiamata "kentiana", capite da voi come sia facile tramandare degli errori diagnostici e di metodo importanti di generazione in generazione, questo a prescindere dall'uso delle LM che Kent non poteva conoscere, visto che la VI edizione fu pubblicata solo nel 1921 quando anche Kent era ormai morto.

Della deriva francese spendo solo pochissime parole, perchè non merita attenzione chi diede del "vecchio rimbambito" ad Hahnemann quando lo stesso presentò alla comunità scientifica la teoria dei miasmi e quindi delle Malattie Croniche, e chi dopo la sua morte, pur esistendo il paragrafo 273 dove si vieta di somministrare più rimedi in contemporanea, si ostina a dare più rimedi miscelati assieme e senza per giunta sperimentazione (par. 285, note 20-21).


Perchè la caratteristica fondamentale dell' Omeopatia hahnemanniana è sì quella di seguire la Legge dei Simili, ma anche quella di usare solo sostanze medicinali sperimentate su soggetto sano!




Perchè se andiamo a vedere, più sostanze assieme vengono anche usate, come i rimedi minerali sotto forma di sali che contengono in essi quindi due o più elementi, come Kalium Sulfuricum o Aurum muriaticum natronatum, oppure rimedi come Calcarea carbonica che, essendo ricavato dal guscio dell'ostrica, contiene caratteristiche che trascendono il semplice sale carbonato di calcio, oppure rimedi come Sanicula Aqua o Borax, che in essi contengono più elementi minerali - però questi rimedi sono tutti sperimentati accuratamente ed i sintomi da loro prodotti su soggetto sano sono tutti accuratamente annotati nelle "Farmacografie", cosa invece che non è mai stata fatta per nessun complesso, dove non c'è alcuna sperimentazione se non qualche studio clinico allopatico, ed il mix viene solo preparato su supposizioni mentali sapendo i singoli rimedi a cosa servono - quindi avremo un complesso per la tosse composto da 5 o più rimedi che singolarmente hanno nella loro patogenesi come sintomo la tosse di diversa natura.

Lascio a voi capire quanto tutto questo sia lontano dalla vera omeopatia e come quindi un pluralista e complessista non possano farsi chiamare omeopati.


La seconda parte termina qui, nella terza ed ultima capirete come invece bisogna fare veramente diagnosi di rimedio per ottenere una Guarigione "dolce, rapida e duratura" come intendeva Hahnemann, e come il procedimento sia altamente scientifico ed accurato.

Nessun commento:

Posta un commento